Quando interrompi l’onda dei tuoi pensieri diventi divino.
Yogi Bhajan
Patanjali, nel primo dei suoi celeberrimi Sutra, definisce lo scopo dello Yoga “la cessazione delle fluttuazioni mentali”.
La mente può donarci liberazione e trascendenza, ma anche confusione e schiavitù. Yogi Bhajan, il maestro che ha portato il Kundalini Yoga in occidente, dice che “non è la meditazione a fermare la mente. E’ la resa della mente all’anima e dell’anima alla verità. E’ quando preferite la parola della verità a quella del vostro intelletto”.
Non significa che la meditazione (o lo yoga) allora sia inutile, ma che è uno strumento attraverso il quale possiamo creare il terreno affinché tale resa possa accadere, e infine raggiungere quella consapevolezza profonda – il Silenzio o Shunya – che osserva la Realtà così com’è, al di là di ogni illusione e filtro egoico.
Questa meditazione può aiutarti, se praticata con costanza nel tempo, a fare esperienza di questo stato, lo stato di Shunya: il vuoto pieno, la consapevolezza indifferenziata.

Prima di cominciare, ti ricordo di vibrare il mantra iniziale del Kundalini Yoga per 3 volte: ONG NAMO GURU DEV NAMO
Al termine, vibra per 3 volte il mantra finale: un lungo SAAAAT e un breve NAM
Posizione e Mudra
Siedi in posizione facile a gambe incrociate, con la schiena ben dritta e un leggero jalandhara bhand (chiusura della gola), e piega i gomiti a fianco della gabbia toracica mantenendoli rilassati. Solleva le mani ai lati delle spalle e stendi gli indici, mentre le altre dita sono chiuse a pugno dal pollice. Gli occhi sono chiusi, rivolti al Terzo Occhio.
Mantra
Canta il mantra HAR HARE HARI, WAHE GURU sentendo la pulsazione dell’ombelico.
Tempo
Continua per 11-31 minuti
Al termine
Per finire, inspira, trattieni, stendi le braccia su diritte e stira la spina. Gli indici dovrebbero essere duri come l’acciaio. Espira. Ripeti 2 volte ancora e rilassa.