Sat Nam! Benvenuta, benvenuto!
Mi chiamo Anna, Anuradha è il mio nome spirituale. Sono insegnante certificata e praticante appassionata di Yoga e Meditazione, in particolare di Kundalini Yoga, sono operatrice di Kundalini Massage, cantautrice di musica per mantra.
Ho molte passioni, ma la radice delle mie esperienze, del mio lavoro e della mia visione è una: il risveglio spirituale. Risvegliarsi cioè a chi siamo davvero, al mistero della Vita, alla fonte divina che è il Sé, la nostra consapevolezza più elevata, e attraverso questo esprimere il nostro pieno potenziale di esseri umani.
Il mio percorso è iniziato nel 2010, a 28 anni, quando per caso lessi una citazione di Osho da cui rimasi stranamente colpita. Senza sapere chi fosse Osho o di cosa stesse parlando, cercai il libro da cui era tratta la citazione e vidi che era disponibile proprio nella biblioteca vicino a casa mia. Ancora non me ne rendevo conto, ma la mia vita aveva imboccato una strada dalla quale era impossibile tornare indietro.
Leggendo quello e poi altri libri di Osho e di vari maestri, trovai infatti la risposta ad alcune esperienze profonde che avevo avuto sin da bambina e che si erano fatte sempre più intense durante l’adolescenza, di cui fino a quel momento non avevo mai osato parlare con nessuno. Esperienze che mi attraevano irresistibilmente e mi impaurivano al tempo stesso, e che nessuno intorno a me, né la mia famiglia né gli amici, avrebbe compreso. L’ambiente in cui sono nata e cresciuta, infatti, era ed è tutt’ora lontanissimo da qualsiasi afflato di ricerca spirituale.
Pochi mesi dopo quella prima scoperta (di Osho e della meditazione) conobbi il canto di mantra, che subito sentii molto affine a me e molto potente. Posso dire anzi che è stato proprio grazie ai mantra se un giorno, anni dopo, ho deciso di iscrivermi a un corso di yoga, quando durante un kirtan mi sentii chiamata ad aprire quello spazio e a permettermi di essere qualcosa di estremamente lontano da ciò che credevo di essere. Infatti, per la ragazza che ero all’epoca, non avrei mai immaginato di diventare un’insegnante di yoga, né che avrei avuto la possibilità di condividere la mia viscerale passione per la musica attraverso il canto e le mie composizioni originali, arrivate subito, non appena ho cominciato a suonare l’harmonium indiano.
Per tutta la vita ho cercato un senso nell’esistenza e un significato in quel che facevo, una realizzazione che fosse anche interiore. Non sapevo cosa stessi cercando, però mi era chiaro che dovevo seguire una via che nutrisse il mio essere anziché inaridirlo, e che potesse aiutare me e gli altri a fiorire.
Osho ha rappresentato la prima porta – verso qualcosa che ora riconosco essere da sempre presente in me. Ma come ogni piccolo seme, sono stati necessari tempo e un lungo processo fatto di alti e bassi, allontanamenti e innamoramenti, oscurità e luce affinché potesse germogliare e poi sbocciare.
Nel 2014, sulla scia di un intenso bisogno di trasformazione e di quel famoso kirtan, mi sono iscritta quindi al mio primo corso di Hatha Yoga, che si è rivelato un’incredibile scintilla di luce e cambiamento sin dalla prima lezione. Ma quello che cercavo andava oltre la pratica fisica, poiché già meditavo e partecipavo a satsang (letteralmente “incontri con il Vero”, ossia con maestri risvegliati), e meditando avevo avuto diverse esperienze energetiche. Questo mi ha portata verso il Kundalini Yoga, che si è rivelato per me fonte di cura e guarigione, e che mi ha condotta alla riscoperta di una me stessa completamente nuova e inattesa. Da quel momento ho iniziato ad abbracciare lo yoga come stile di vita.
Ben presto, nelle prove e difficoltà quotidiane, ho cominciato a sentirmi sempre più sostenuta dalle tecniche che sperimentavo, e ho compreso che il cambiamento che cercavo non era diventare altro da me, bensì spogliarmi di strati di condizionamenti e paure e manifestare chi sono davvero; lo yoga arriva infatti per mostrarci tutto il nostro potenziale inespresso e aiutarci a superare limiti reali o immaginari nel corpo e nella mente, ma soprattutto per ricordarci la nostra autentica natura di esseri spirituali che vivono un’esperienza umana.
Nel 2017 ho così intrapreso il primo teacher training 220h per diventare insegnante di Kundalini Yoga presso il Sat Nam Yoga Centre di Milano (certificazione K.R.I. – Kundalini Research Institute), e ho cominciato a tenere i primi corsi. Negli anni successivi ho conseguito diverse specializzazioni (Yoga & Ayurveda, Yoga in Gravidanza) e sperimentato vari altri stili. Nel 2020 il mio percorso di allieva è proseguito con il teacher training in Yin Yoga (80h), disciplina che ho subito amato per la possibilità di integrare in maniera sinergica yoga e meditazione, e nel 2022 con quello di Hatha-Vinyasa (200h), entrambi presso il Centrolistico di Sesto San Giovanni (MI).
Lo yoga per me è la gioia di condividere con le persone spazi di luce e armonia, nei quali la mente può aprirsi alla chiarezza, alla percezione sottile, e il cuore al reale significato del nostro essere qui ora. È infatti in questi momenti che la bellezza fiorisce, e si prende cura di noi.
Come ricercatrice spirituale e come insegnante, mi sento molto connessa agli insegnamenti dei maestri della tradizione non-duale (Advaita Vedanta), poiché il fine reale dello yoga non è semplicemente il benessere o la salute, ma la liberazione dell’essere umano: l’unione della coscienza individuale con la coscienza universale.
Questo non significa affatto negare o stigmatizzare il corpo e la mente, bensì viverli e comprenderli pienamente, gioiosamente, con la rivelazione che c’è qualcosa oltre, e che quell’oltre è la nostra natura reale, l’origine, la fonte dell’unica realizzazione possibile: il puro Sé. O, come si dice nel Kundalini Yoga, il nostro Sat Nam – la nostra Vera Identità.
Il nome Anuradha mi è stato dato nel 2022 dal mio maestro spirituale, Pari Laskaridis, discepolo diretto di Osho e Papaji e grande musicista di Bhakti Yoga insieme alla sua compagna, Satyaa Laskaridis. Grazie ai satsang con Pari, e alla loro guida luminosa come coppia durante i ritiri di Mantra Chanting a cui partecipo ogni anno, sento di attingere direttamente alla fonte della devozione e della Verità.
Frequento inoltre regolarmente incontri e giornate di meditazione Vipassana secondo la tradizione buddhista tibetana, e mi sento molto connessa alla figura di Haidakhan Babaji. Altri maestri per me fondamentali sono Ramana Maharshi e Papaji.
Tra le forme del divino, come il mio stesso nome spirituale rivela, mi sento devota a Krishna per l’immenso amore che trabocca dal mio cuore quando canto i mantra a lui dedicati. Radha, infatti, è la consorte di Krishna e Anuradha è uno dei suoi nomi. Rappresenta la consapevolezza più elevata di felicità, verità, chiarezza e coraggio, il desiderio di fondersi con l’amore divino: è l’anelito nostalgico di tornare a essere Uno col Tutto.
Lo Yoga e il Mantra Chanting sono strumenti attraverso i quali puoi integrare tutte le parti di te, riallineare corpo e anima, azioni e intenzioni, riscoprire i doni già presenti dentro di te e aprirti al canto della vita per guarirla e farne uno splendente gioiello.
Sat Nam
Om Shanti Shanti Shanti
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