
Viviamo in un periodo storico in cui ci viene chiesto di scoprire dentro noi stessi le risorse e le risposte che non possiamo più trovare fuori. Nell’era dell’informazione, il problema non è più reperire le notizie, quanto essere in grado di sceglierle senza farsi ingannare e senza lasciarsi sovraccaricare dalla mole di stimoli e possibilità. Per me questo significa riconnettermi con il mio corpo, con il suono del respiro, con il potere di una mente equilibrata, intuitiva ma radicata, con la saggezza di quel silenzio che sta oltre i pensieri e che i Maestri dicono essere la nostra vera natura, con il sacro e Madre Natura. Gli strumenti che uso sono proprio lo yoga, la meditazione, il canto di mantra, la danza estatica.
Alla base di ogni percorso spirituale c’è una ricerca senza tempo di morbidezza, di pace, di quell’armonia che ci fa sentire un tutt’uno con l’esistenza. Ed è proprio lì, nel contatto profondo con tutto ciò che ci sostiene e ci abbraccia, di cui siamo parte integrante e non separata, che possiamo trovare la pura essenza del nostro essere. Nell’Amore, nella Celebrazione, nella Gioia.

Nel mio approccio lo yoga e il canto di mantra si integrano indissolubilmente tra loro e con altri due elementi, spesso ignorati nel panorama yogico occidentale: il Bhakti Yoga, lo yoga dell’amore per il divino, e la Natura, che sento parte di me e di tutti noi come un unico e ininterrotto flusso.
Tra le due cose, devozione per il divino e Natura, non c’è differenza ai miei occhi, poiché il divino si manifesta attraverso la creazione e attraverso ognuno di noi. Nelle persone che incontro e nella nostra società in generale, avverto il bisogno – ora più che mai – di riallinearsi al ritmo naturale, di tornare alla fonte, per ritrovare quella felicità che è la nostra stessa natura, e che ognuno di noi possiede in forma potenziale. Questo mi ha portata a interessarmi all’ayurveda (tanto da conseguire una specializzazione in Yoga & Ayurveda), alla medicina tradizionale cinese e al simbolismo della Ruota dell’anno per riscoprire la connessione ancestrale tra noi, come esseri fisici ed energetici, e il cosmo.
Radicandomi in questa spiritualità di natura, ho iniziato a percepire che il mio ritmo interiore pulsa allo stesso ritmo di Madre Terra, con il ciclo delle stagioni e gli archetipi della Ruota dell’anno, e questo mi ha aperta a una nuova consapevolezza sul significato di ogni stagione ma anche su ciò di cui il mio corpo e la mia mente hanno bisogno in quel momento, fluendo con maggior sintonia insieme ai cambiamenti. Mi piace molto vedere la ciclicità di tutti i movimenti cosmici, dal sole alla luna, dal ciclo mestruale al respiro stesso, integrarsi nella nostra vita materiale, emotiva e spirituale, perché nel micro posso percepire il macro e viceversa, e la fondamentale unità e tolleranza dell’esistenza nelle sue infinite manifestazioni.

La Natura è Madre, che tutto abbraccia e tutto comprende, senza separazione, tollerante e multiforme, e la pratica spirituale è il filo che riconduce all’autenticità, all’unità dietro il velo delle illusioni, a ritrovare la sacralità nel quotidiano. Attraverso lo yoga e la meditazione abbiamo l’opportunità di riconoscere l’essenza che si dispiega in tutta la manifestazione e aprirci a essa senza riserve.
Il desiderio della natura è donarsi – un fiore non si preoccupa delle condizioni in cui nasce, non si chiede se sia giusto o sbagliato, non si sente in colpa per la sua forma né teme il giudizio di chi lo guarda: lui non può fare altro che sbocciare, e darsi. Così com’è. Questo è ciò che muove l’esistenza. E questo è il potenziale d’amore che vive anche dentro ognuno di noi.

Per questo motivo nei miei corsi in determinati momenti dell’anno trovano spazio specifiche pratiche yoga che, unite ai principi dell’ayurveda e della medicina tradizionale cinese, ci aiutano ad armonizzarci con le energie di ogni stagione per sostenere salute e vitalità. Sperimentando la riconnessione con i simboli e gli archetipi che i cicli della Luna e del Sole risvegliano inconsciamente in noi, possiamo ritrovare potere nelle nostre intuizioni, creatività e fiducia nel flusso cosmico, in comunione con tutte le cose e con tutti gli esseri.
Vivere ciascun momento dell’anno consapevolmente significa danzare insieme con la terra e le sue manifestazioni, riconoscere e accordarsi con il suo ritmo e il suo respiro. E quando riposiamo nel Cuore, consci del Silenzio oltre la mente, allora è finalmente possibile fiorire nella Beatitudine.
